Il freddo notturno (purché la temperatura non vada troppo sotto zero in quanto il gelo brucia i prodotti) migliora le verdure donando loro più consistenza e croccantezza.

 

Un esempio è proprio il cardo, l’ortaggio che più di tutti ama il freddo, in particolare i gobbi che imbianchiscono sottoterra o sotto teli neri, perdendo il sapore troppo amaro di quando sono molto verdi, diventando più teneri e croccanti, tanto da potere essere mangiati anche crudi in pinzimonio.

Ma anche finocchi e porri con il freddo migliorano la loro qualità. Certo occorre evitare le gelate, soprattutto quando la pianta è giovane, ma il freddo fa loro bene.

Altri ortaggi tipicamente invernali sono tutte le tipologie di cavoli: la verza, il broccolo, il cavolo cappuccio, i cavoletti di Bruxelles, il cavolfiore, il cavolo nero che la base dell’ottima ribollita.

Poi l’inverno ci porta la cicoria, topinambour, le cime di rapa e tante varietà di radicchi. Il più comune è il Chioggia, rosso, di forma arrotondata e compatta. Poi il trevigiano “normale” e il radicchio di Verona il variegato di Castelfranco. Senza dimenticare i radicchi di campo, piccoli, teneri, a foglia rossam verde o variegata.

Tutti prodotti che in cucina possono essere lavorati in tantissimi modi (per questo fate riferimento alla nostra rubrica di ricette), senza dimenticare che tante di queste verdure hanno proprietà importanti per la nostra salute.

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