Gelate, cimice asiatica: sono stati anni difficili per il mondo agricolo, se poi ci si mettono anche le assicurazioni che non assicurano e lo Stato che discrimina tra le varie zone d’Italia e tra gli stessi agricoltori dopo il danno arriva anche la beffa e la strada è ancora più in salita.
Da qui nasce questa lettera aperta che Domenico Errani, titolare dell’azienda agricola “La Valle delle Albicocche” ha inviato alla Ministra Teresa Bellanova e, per conoscenza, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Presidente Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
La lettera
Mi chiamo Domenico Errani, sono sposato e ho tre figli in età scolare. Sono un agricoltore biologico dell’Emilia Romagna e mi trovo a dovervi chiedere di porre rimedio a due pesanti ingiustizie.
Nel 2018 e precisamente il 26, il 27 e il 28 febbraio l’Italia tutta è stata colpita dal gelo di Burian. Le produzioni, pur essendo assicurabili, non si potevano ancora coprire in quanto le Compagnie non si erano ancora rese disponibili e molte aziende, compresa la mia, hanno perso l’intera produzione, 24 ettari di albicocco e pesco bio. Da segnalare che noi che coltiviamo con il metodo biologico siamo stati i più colpiti. Noi avevamo tutti i diritti di vederci riconosciuto lo Stato di Calamità Naturale ma l’ex Ministro Centinaio ha ignorato i produttori emiliano-romagnoli e così facendo ha palesato un grave errore. Sarebbe giusto e doveroso un intervento finalizzato a riparare ciò.
Il problema irrisolto degli insetti alieni. Da dieci anni la castanicoltura è in grave crisi a seguito dell’arrivo della Vespa Cinese. Abbiamo perso un’economia della montagna, una possibilità di fare reddito per le zone marginali.
Sulla questione Cimice asiatica, Lei Signora Ministra nei mesi scorsi non ha inserito l’albicocco tra le specie indennizzabili e non ha riconosciuto le aziende Biologiche tra quelle più colpite dalla Cimice asiatica.
Vede Signora Ministra, le innumerevoli forme di agricoltura rappresentano un bellissimo arcipelago immerso in un mare di guai e di burocrazia, veda di “restare a bordo” e di non essere ricordata come la Schettino dell’agricoltura italiana. Veda soprattutto di riparare all’ingiustizia del 2018 e a quella della cimice asiatica sul biologico e sull’albicocco.
Mi permetta di esprimerle che sul caporalato lei ha condotto una battaglia giusta ma ha lasciato noi produttori soli con le nostre 80 ore di lavoro settimanali mal o mai pagate disattendo uno dei punti fondamentali della PAC, “assicurare un tenore di vita equo agli agricoltori”.
Personalmente non mi sento più un cittadino ma un suddito e purtroppo con questa classe dirigente dell’agro-alimentare, all’agricoltore italiano, dopo che si è già scelto la cassa da morto, non gli resta che scegliersi il cimitero.
5 Commenti
Valli Monica
Carissimo Domenico, se eventualmente ti serviranno firme conta sulla mia e su quella di mio marito.
Grazie per gli ottimi prodotti
Monica e Gabriele
giuliano liverani
Sig. Domenico noi ci vediamo quando viene a consegnare la merce, ho letto la lettera giustamente inviata alla Ministra, io penso che le aziende biologiche dovrebbero essere le più tutelate visto l’enorme impegno che richiedono e il risultato finale tutela la ns. salute
MEZZETTI TIZIANO
Sig. Domenico, siamo pienamente d’accordo con lei, ci sembra che da parte dei nostri governanti non ci sia la volontà di sostenere l’agricoltura e in particolar modo l’agricoltura biologica . L’ultima notizia, davvvero preoccupante, è l’attuale discussione nelle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato di alcuni decreti che nascondono le nuove tecniche di modifica del genoma vegetale (Nbt). Quindi, nonostante la coltivazione OGM in Italia sia vietata, si vuole far passare in modo non trasparente questa tecnica che supererebbe l’attuale normativa sugli OGM. Per contro , il Parlamento non ha ancora dato il via libera alla legge sul biologico approvata alla Camera a larghissima maggioranza da ben due anni. E’ nell’interesse di tutti noi, della nostra salute, sostenere l’agricoltura biologica, per cui siamo solidali e disponibili a firmare eventuali petizioni e ad aderire a qualsiasi forma di sostegno.
Villa Roberto
E’ triste osservare come, dopo i tempi ormai lontani del ministro Giovanni Marcora, nessuno più si è interessato ad una nostra ricchezza naturale quale è l’agricoltura
Villa Roberto
Domenico, sarà difficile che tu venga ascoltato, ma devi insistere ad evidenziare lo scarso appoggio nei confronti dei piccoli agricoltori italiani. COme dicevano i nostri antenati latini: “gutta cavat lapidem”. Inutile aggiungere che Giuliana ed io siamo pronti a sostenerti con le nostre firme, se necessario
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